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Abbigliamento femminile

Nel video la signora Adele Adamo intervistata dalla prof.ssa Fernanda Delli Colli, insegna a confezionare il copricapo tradizionale.

La tovaglia, ovvero il copricapo, costituito da un rettangolo di stoffa di pesante cotone o lino, ripiegato in tre e posato sul capo con delle pieghe all’estremità più corta, volte a ricavare l’incavo per ospitare la testa. Sul dietro generalmente arrivava all’altezza delle scapole ma nell’abito festivo arrivava alla vita ed era arricchito da una lunga frangia e da ricami tono su tono

 

La camisa era una blusa piuttosto lunga per fungere anche da intimo e che veniva infilata nella gonna. Veniva realizzata in lana leggera, oppure cotone o lino a seconda della stagione. Le maniche nella versione invernale erano piuttosto semplici e dritte perché si indossavano sopra delle maniche staccate mentre nella versione estiva erano molto ampie e pieghettate. Spesso aveva dei ricami tono su tono o un piccolo merletto ed era più o meno scollata.

 

Le maniche erano dei tubi di stoffa pregiata, molto ornati e venivano assicurati al busto con delle fettucce

Gli bust’ era un corsetto rigido di cotone o velluto pesante, rinforzato con stecche di canna  per dare rigidità alla stoffa e sostenere la figura. Prevalentemente di colore nero ma anche rosa, con o senza spalline, era allacciato davanti con delle stringhe o dei ganci.

 

La vesta, ovvero la gonna, veniva confezionata con una gran quantità di stoffa per avere un buon numero di pieghe che enfatizzasse i fianchi. Era lunga al polpaccio in modo da consentire un passo agevole e spesso uno dei capi veniva rialzato ed infilato nella cintura. La impreziosivano due galloni vivaci, cuciti ad una quindicina di centimetri dall’orlo. Sotto la vesta si indossava una o più sottane a pieghe e perfino una imbottitura detta mazzaregli legata in vita per creare delle forme più generose. La vesta aveva una apertura laterale per poterla indossare. Da questa si poteva accedere ad una borsetta di tela legata in vita, detta saccoccia, al cui interno si riponeva il danaro o la chiave di casa

Gli cialone o sopraggonna, era un rettangolo di stoffa con un orlo decorato che veniva posto sui fianchi a coprire le terga ed era assicurata in vita da una fascia di stoffa. Talvolta veniva rialzato sul dietro ed infilato nella fascia per dare un certo volume

Lo zinale o grembiule, tipicamente nero con decorazioni applicate, costituite da fasce di cotone ricamate con vistosi fiori in lana colorata per i giorni di festa o con dei semplici galloni per tutti i giorni. Era sostenuto alla vita da una fascia di stoffa

La scialla di tessuto più o meno leggero a seconda della stagione (lana, seta o perfino merletto). Era finemente ricamato o realizzato come un merletto. A volte era affrancato da una spilla preziosa

Gli fazzolettone, un grande e pesante rettangolo di panno di lana usato d’inverno per coprire tutta la persona, dal capo al busto.

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